Il primo statuto della Società pescatori Sant'Andrea risale al 26 settembre 1908, anche se le origini di quest'associazione di Muralto risalgono sicuramente a tempi antichi. All'inizio del Novecento, si trattò comunque di un rapporto particolare con la neo-costituita Federazione cantonale, dato che la Sant'Andrea ne decise l'adesione soltanto nel 1925. Ma anche successivamente i rapporti con l'associazione cantonale non sempre furono cordiali e l'attività, da subito, si concentrò sul ripopolamento nel lago e nei fiumi del Locarnese, come pure sulla pratica sempre piò diffusa della pesca non soltanto come sostentamento ma anche come occasione di svago. In questo contesto, la «Sagra del pesce» a Burbaglio (prima edizione nel 1952) rappresenta indubbiamente il fiore all'occhiello, offrendo un sostanzioso contributo ai mezzi investiti annualmente per le semine e, nel contempo, un richiamo d'eccellenza per riunire soci e simpatizzanti in un'attività sportiva allettante e in un ambiente nostrano ed amichevole; malauguratamente, però, la popolare manifestazione non ha avuto svolgimento nel 2020 e nel 2021 a causa della pandemia. Non così, per fortuna, il 1º maggio 2022, quando finalmente alla Sagra del pesce si è registrata un'autentica&helip; ressa di locarnesi e turisti, che hanno apprezzato la manifestazione condita di musica e di incontri all'insegna della socialità, oltre che gustosi pesciolini, mentre un nutrito gruppo di ragazzi e di adulti ha avuto modo di divertirsi in competizioni di pesca.
La sede sociale del club è ad Ascona, presso l'azienda del presidente Giorgio Cossi. La Sant'Andrea, che conta circa 200 soci secondo i dati ad inizio 2022, ha avuto, in tempi recenti, questi presidenti: arch. Fernando Pozzi dal 1967 al 1977, avv. Michele Gilardi dal 1977 al 1991 e Ivan Pedrazzi in carica sino al decesso avvenuto nell'estate 2021. A dicembre di quello stesso anno è stata convocata l'assise per la nomina del successore, ma all'ultimo momento l'assemblea è stata annullata, per cui si è deciso di consultare i soci richiedendo di condividere la scelta formulata dal comitato, ovvero la designazione di Giorgio Cossi (peraltro già membro del «direttivo» con le funzioni di vice presidente), il che è puntualmente avvenuto in modo ufficiale il 18 gennaio 2022 nella riunione del comitato. Quest'ultimo è attualmente (aprile 2022) costituito da: Giorgio Cossi (presidente), Remo Giambonini (cassiere), Mario Castelli (segretario), Mauro Ambrosini (responsable delle semine), Osvaldo Candeago, Maurizio Zappella, Marco Franzoni, Giulio Trimeloni, Michele Scaramella, Giovanni Cattalani, Davide Cossi, Stenny Filardi e Luca Jelmini. Qualche anno fa (2007), la Sant'Andrea ha dato alle stampe un pregevole volume (a cura di Raimondo Locatelli) per celebrare il secolo di pesca di questa simpatica ed attiva associazione di pescatori.
Le attività principali sono: gestione del patrimonio ittico del lago Maggiore, semine di varie specie di pesce pregiato, posa degli alberelli per facilitare la deposizione delle uova dei pesci, organizzazione di corsi di pesca, ecc. Ragguardevole l'impegno profuso in questi ultimi anni nella raccolta di alberelli natalizi (da 400 a 500), che sono andati a rimpolpare parte delle 17 peschiere sparse su gran parte della riva del lago; con la collaborazione dei sub di Muralto sono state pulite e rifatte, di anno in anno, le varie peschiere (Ca' di Ferro a Minusio, Muro Portigon e inizio Via alla Riva pure a Minusio, davanti all'ex Albergo Reber a Muralto, come pure davanti all'Albergo La Palma, nonché quelle nel golfo di Ascona e all'isola di San Pancrazio di Brissago, ecc.). A proposito di semine e produzione, negli ultimi tempi &mdash a causa, non da ultimo, degli inghippi procurati dal Covid-19 ma anche delle nuove direttive in fase di applicazione da parte delle istanze cantonali competenti per quanto riguarda il novellame di trota lacustre e la gestione degli incubatoi — le immissioni di materiale ittico si sono sensibilmente ridotte. Secondo i dati del 2021, da marzo a fine ottobre sono state liberate circa 257'000 trotelle lacustri, ripartite in avannotti, preestivali ed estivali: in parte immessi nel lago e in parte negli affluenti del comprensorio. Nelle vasche flottanti a Mappo sono state allevate circa 20'000 trotelle provenienti dalla piscicoltura di Maggia e poi messe a dimora nel Verbano. Gli esemplari di salmerino rosso ammontano a 85'000 unità, ripartiti nel golfo di Muralto, a Tenero e lungo la sponda gambarognese.
Per meglio proteggere le nuove aree riqualificate nel golfo di Locarno è in vigore una zona di protezione temporanea per una fascia litorale di 100 metri, ovvero dal lido di Locarno alla foce della Maggia, e ciò per tutte le tipologie di pesca (professionali e dilettantistiche) nel periodo di protezione del pesce persico. Per il prossimo futuro, oltre alla gestione di quest'area, con il controllo periodico dello stato delle strutture posate sott'acqua, si vuole estendere la riqualifica dei fondali dal porto di Locarno in direzione della chiesa di San Quirico a Minusio, come pure dalla foce della Maggia passando per il Lido di Ascona fino all'incontro con la bandita del golfo di Ascona. Inoltre, è in elaborazione un concetto generale di interventi a corto e lungo termine per la valorizzazione dei fondali, in funzione di una futura gestione delle acque del lago, indicando sia le aree che necessitano di riqualifica sia nuove aree di protezione della pesca. Tutto questo per permettere al nostro lago di mantenere una buona produttività anche in futuro. Vi è poi un postulato che alla Sant'Andrea sta particolarmente a cuore, ovvero l'introduzione di aree di protezione per la pesca con reti nello specchio d'acqua del golfo di Locarno, obiettivo cui il compianto presidente Ivan Pedrazzi mirava con particolare impegno: adesso, con la nomina di Maurizio Costa alla presidenza della Commissione Verbano-Ceresio in seno alla FTAP, il traguardo sembra vicino.