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CORSI 2013-2014

Il rapporto conclusivo di Ezio Merlo sui corsi di introduzione alla pesca per il 2013-2014 Quasi 500 iscritti e notevole interesse Il 4 giugno, è calato il sipario sui corsi di introduzione alla pesca per il 2013-2014, tenuti al centro cantonale di Protezione civile di Rivera. Le cifre complessive su questa nona edizione dei corsi sono le seguenti: 496 iscritti con 37 assenti non giustificati e 15 assenti giustificati; 326 nuovi pescatori e 141 coloro che hanno affrontato l’esame SaNa, mentre i pescatori già autorizzati risultano essere 108. Di conseguenza, i partecipanti sono stati in totale 444. Questi, in dettaglio, i dati principali su ciascun corso: – corso n. 1 del 23 novembre 2013 partecipanti 48 – corso n. 2 del 11 dicembre 2013 partecipanti 46 – corso n. 3 del 25 gennaio 2014 partecipanti 46 – corso n. 4 del 19 febbraio 2014 partecipanti 49 – corso n. 5 del 12 marzo 2014 partecipanti 39 – corso n. 6 del 5 aprile 2014 partecipanti 56 (ragazzi) – corso n. 7 del 14 maggio 2014 partecipanti 36 – corso n. 8 del 24 maggio 2014 partecipanti 57 – corso n. 9 del 4 giugno 2014 partecipanti 57 Nel suo rapporto consegnato al Comitato direttivo, Ezio Merlo – diligente e tenace responsabile della segreteria dei corsi di introduzione alla pesca promossi dalla Federazione ticinese di acquicoltura e pesca (FTAP) – osserva che fra i partecipanti figurano tanti giovani, provenienti nella maggior parte dalle valli, come pure diversi pensionati che ritrovano nella pesca ricordi di gioventù, nonché operai, avvocati, dirigenti, persino alcuni deputati al Gran Consiglio. Buona la partecipazione anche del gentil sesso. In poche parole, a Rivera sono presenti tutti i ceti e i rappresentanti della società e delle regioni. Senza trascurare che sono molti anche gli stranieri che esercitavano attività di pesca prima del loro arrivo in Ticino, come pure persone residenti nella Svizzera interna e di madre lingua italiana. Scopo del corso, divenuto obbligatorio in tutta la Svizzera dopo l’entrata in vigore nel 2009 dell’Ordinanza federale sulla protezione degli animali, è dare un’informazione teorica sull’esercizio della pesca, nonché sugli ecosistemi acquatici, il riconoscimento dei pesci e il loro trattamento. Ezio Merlo sottolinea che, al termine del corso, a partire da quest’anno si provvede ad allegare all’attestato di frequenza una lettera informativa in cui si dà il benvenuto nella grande famiglia FTAP e si indicano i recapiti delle società come pure i negozi di pesca che sono disponibili nell’offrire consulenza e pratica nel campo della pesca. Ai corsisti è messo altresì a disposizione l’opuscolo di Luigi Ambrosini «A pescare con Jan e Jordi», che si rivela valido strumento di informazione e di sensibilizzazione, tanto è vero che è richiesto anche da docenti di scuola per i loro allievi. Senza trascurare l’apprezzata presenza di alcuni membri del Comitato direttivo per un breve saluto ai corsisti. Nel suo apprezzato rapporto conclusivo Merlo si sofferma quindi sulle iscrizioni per evidenziare che «buona e costante risulta essere la partecipazione, al punto tale che diversi corsi sono stati talmente gettonati da dover chiudere le iscrizioni con un mese di anticipo». Rimane però insoluto il problema di alcuni corsisti che, pur essendosi iscritti, di fatto non si presentano senza giustificare la loro defezione. Ad ogni buon conto, pur in presenza di difficoltà di logistica (aula magna non disponibile per due corsi), è stato possibile esaudire tutte le richieste di iscrizione pervenute. «Punto dolente risulta essere l’informazione fornita dalle Cancellerie comunali sulle disposizioni di legge per chi deve frequentare i corsi ed ottenere un certificato d’abilitazione alla pesca, con particolare riferimento nei confronti di chi vuole staccare una prima patente annuale al compimento del quattordicesimo anno». D’altra parte, vi sono Cancellerie comunali che «rilasciano patenti di pesca senza i necessari controlli». In merito alla logistica, il responsabile dei corsi osserva che la scelta del centro di Protezione civile a Rivera quale sede dei corsi si è rivelata ottima, essendo un luogo centrale, raggiungibile da ogni parte del Cantone sia con mezzi privati che pubblici, e con ampi posteggi. Purtroppo, a causa di un malinteso fra direzione e logistica del centro, per lo svolgimento di due corsi non si è potuto far capo alla sala magna, per cui si sono avute ripercussioni negative sul numero di corsisti. Ezio Merlo parla in termini assai positivi degli istruttori, rilevando testualmente che «il livello di insegnamento affidato ad uno staff di specialisti – Vanessa Vanio per biologia e riconoscimento pesci, Paola Iotti per ambiente ed ecosistemi acquatici e Bruno Polli per quanto attiene leggi e regolamento – è di alto livello, pertanto apprezzato e gradito da tutti i corsisti». Da ultimo, Ezio Merlo – che si merita apprezzamento per la dedizione esemplare profusa in questo settore – rileva che, durante i corsi, sono stati venduti 17 libri «La pesca nel Cantone Ticino» di Raimondo Locatelli – e non manca di esternare un ringraziamento al suo «insostituibile collaboratore Giovanni Mondelli».

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