L'apertura della lacustre sul lago Verbano: un bilancio più che discreto
Con una splendida giornata di sole ha preso avvio, il 20 dicembre scorso a mezzogiorno, la pesca invernale alla trota sul lago Verbano. Circa una settantina di imbarcazioni sono partite in cerca dell'ambita preda dai porti rivieraschi del Gambarogno e della sponda locarnese. Per festeggiare questo «battesimo» dicembrino il negozio di articoli di caccia e pesca Ambrosini ha organizzato una competizione aperta a tutti i simpatizzanti, con aperitivo e premiazione finale al ristorante Rondalli. Le 16 imbarcazioni monitorate sulla sponda locarnese hanno presentato, al momento della pesatura, 29 trote con un peso di 25,075 chilogrammi, vale a dire una media di 865 grammi per ciascun esemplare. Un risultato discreto considerando – come fa presente Mauro Ambrosini – che durante gli ultimi 4-5 anni si è riscontrata la scomparsa nei mesi invernali, dalle zone in superficie e a bordo lago, di banchi di piccoli pesci (gardon e alborelle), che rappresentano un anello della catena alimentare per i pesci più grossi. Ciò costringe la trota a reperire il cibo in profondità, sicché per i pescatori che operano con gli attrezzi «cane» e «tirlindana» la cattura di questa specie si rivela più difficoltosa. Considerato che nel 2014 è stato applicato l'aumento della misura minima a 40 cm (prima 30 cm), la taglia dei pesci si rivela ovviamente di maggior peso.
Questa la classifica della gara: 1º Hans Ueli Kohler con la trota più grossa (2,245 chili); 2º Carlo e Giovanni Cattalani con il maggior peso (4 esemplari e 4,120 kg); 3º Gianni e Daniel Lotti (3 esemplari con 2,780 kg); 4º Marika Gattiger e Tiziano Panzeri (4 esemplari e 2,540 kg); 5º Giovanni Zaccheo e Paolo Masa con 1 esemplare (2,195 chili). Il premio speciale messo in palio ogni anno per la cattura più importante è stato attribuito a Nicolino Branca, che il 23 marzo 2014 ha catturato una trota lacustre di 5,962 chili e lunga 75 centimetri.